La città degli Sforza

Per i grandi meriti riconosciutigli in patria Francesco Acciaiuoli viene spedito in missione a Milano, alla sontuosa corte di Ludovico il Moro.

Il cantiere

Appena arrivato nella città lombarda, Francesco si trova davanti la grande fabbrica del Duomo che, intorno agli anni ottanta del quattrocento, poteva presentarsi più o meno così.

La fortezza di Porta Giovia

Edificato dai Visconti nel trecento, fu completamente raso al suolo da Francesco Sforza, il capitano di ventura che se ne impossessò. Fu poi da lui stesso riedificato in forma di fortezza e successivamente ingentilito da suo figlio, Galeazzo Maria, che ne fece residenza signorile.

La Sala Verde

Ecco una delle sale più sontuose del castello di Porta Giovia. Qui, si tenne la celeberrima e meravigliosa “Festa del Paradiso”.

La Festa del Paradiso

Francesco resta tramortito da questa festa grandiosa che ebbe come regista Leonardo. C’erano pianeti che giravano tutti intorno al sole e si muovevano! Poi improvvisamente, un leone meccanico si aggirò per la stanza, impaurendo chiunque. E tuttavia, egli nota che qualcosa non quadra: la duchessa Isabella d’Aragona, moglie del legittimo duca Galeazzo Maria, è furente verso il Moro che governa lo stato al posto di suo marito.

Santa Maria delle Grazie

Edificata dal Bramante in forme rinascimentali, sarà visitata da Francesco durante il suo soggiorno nella grande città lombarda. Nel refettorio potrà ammirare Leonardo dipingere la Santa Cena e vederlo dimenarsi tra le sue indecisioni.
Ad un certo punto il priore si stancherà delle suo lungaggini…

In Corte Vecchia

Accanto al duomo in costruzione, c’erano parecchi edifici vuoti. In uno di questi, Leonardo poté edificare il suo laboratorio. Qui iniziò a progettare la macchina volante e gettò la statua bronzea del famoso cavallo che doveva celebrare la gloria del capostipite della nuova dinastia milanese: Francesco.